Attualmente sono state create tre sezioni (beginner, medium, advanced).
A
seconda del livello
in cui una persona si trova, sono dati dei suggerimenti sulle guide o
sui
libri che abbiamo ritenuto
migliori, e che riteniamo necessari per passare da un livello all’altro.
Sottolineo che non vuole essere una recensione di tutta la bibliografia,
altrimenti avremmo dovuto
aggiungere molto altro, ma uno strumento, che le persone possono usare
per
avvicinarsi a Ruby.
Ho scritto qui perch mi piacerebbe molto sentire commenti e pareri. Per
chi
vuole collaborare, poi
faccia richiesta di accesso al doc (sul footer) e sar ben felice di
condividere.
come da accordi su twitter scrivo qui in ML, vorrei segnalare un paio di
cose
riguardanti la guida:
1- come libro su Ruby, raccomenderei “Programming Ruby 1.9” (o l’ultima
edizione
su 1.9.2) rispetto a “The Ruby programming language”. Il primo parte
come un
tutorial, poi approfondisce fino a coprire la reference della libreria
standard.
L’altro, l’ho sempre considerato come una reference per il linguaggio,
utile a
programmatori navigati che vogliono approfondire alcuni aspetti (e chi
pu farlo
meglio di Matz? :P). Se vogliamo fare un paragone con i libri di C,
direi che
rispettivamente somigliano agli approcci intrapresi sul Deitel&Deitel e
K&R
credo che per uno che deve iniziare, sia meglio il primo caso.
2- il libro segnalato per iniziare con Rails non lo conosco, com’
rispetto ad
Agile Web D. with Rails? sar che con Apress ho preso belle
fregature
(l’ultima volta capitato con due libri su Django che dicevano di
descrivere la
immininete v1.0, ma non funzionava nemmeno un esempio perch all’epoca
della
stesura stavano ancora cambiando svariati aspetti del framework). quindi
ora
prima di guardare qualche libro Apress, preferisco informarmi da fonti
attendibili
ciao,
A.
Il 04/02/2011 19:58, Andrea R. ha scritto:
seconda del livello
vuole collaborare, poi
faccia richiesta di accesso al doc (sul footer) e sar ben felice di
condividere.
E se ti dicessi che mi hai beccato sugli unici due libri che non ho
letto
A dirla tutta, per questi due, mi ero letto alcune recensioni e le
valutazioni
che c’erano su Amazon, da qui la scelta nella lista.
Concordo su Programming Ruby 1.9 che tengo a fianco per i vari dubbi,
mentre Beginning Rails 3 sembra essere buono, ma non ho nessun parere
a caldo di qualcuno che lo abbia letto.
Da qui, rilancio e chiedo. Qualcuno ha letto uno tra “Beginning Rails
3”,
“Agile web development with rails” (release per marzo per la versione 3)
o altri che avete letto?
E se ti dicessi che mi hai beccato sugli unici due libri che non ho letto
tana per Andrea!
A dirla tutta, per questi due, mi ero letto alcune recensioni e le
valutazioni
che c’erano su Amazon, da qui la scelta nella lista.
si anche io comprai The Ruby P.ming Language dopo aver letto quelle
recensioni su Amanzon. poi mi sono reso conto che pur essendo un ottimo
libro,
mi sarebbe tornato utile dopo. quindi ho preso anche Programming Ruby
1.9 per
studiarmelo. ora controllo entrambe quando ho bisogno di approfondire
qualche
argomento (tipo le fibers :P)
Da qui, rilancio e chiedo. Qualcuno ha letto uno tra “Beginning Rails 3”,
“Agile web development with rails” (release per marzo per la versione 3)
o altri che avete letto?
Io ho letto Agile web development with rails (3a ed.), ma tratta ancora
rails
2.2 (o 2.3, non ricordo). ho trovato anche una preview della 4a
edizione: a
parte le necessarie differenze tra rails 2.x e 3.x, ho notato che ci
sono
cambiamenti anche nella struttura del libro. per esempio i test vengono
spiegati
contestualmente (unit tests sul capitolo dei models, i functionals con i
controllers, etc…) anzich un capitolo a parte sul testing. aggiunge un
bel
capitolo su alcuni plugins utili (jquery, haml, activemerchant…).
sicuramente
ha la fama di essere un ottimo libro, io lo consiglierei a priori
raccomandato
alcuni titoli, magari possono esservi utili
Ciao Fabio, quanto dici non fa una piega ed il documento che hai
preparato
mi sembra ricapitolare molto bene le risorse che ci sono in giro al
momento.
Mi sa che una separazione tra Ruby / Rails / Testing verr fatta per
rendere
lo scorrimento il pi semplice possibile. Se ti va di partecipare ai
cambiamenti
mandami pure una mail, mi farebbe piacere
@Andrea: mo ce penso e nel weekend vediamo che fare
@ Luca: tempo fa ho passato diverso tempo a fare traduzioni. Mi ricordo
che
il
gruppo in ML aveva fatto la traduzione di un PDF di 130 pagine in meno
di
una
settimana. Per, ritengo sia in parte uno spreco di energie. La maggior
parte
dei libri tecnici sono in Inglese, come lo sono progetti di ampio
respiro, e
per
questo credo che sia meglio iniziare a prendere l’abitudine
dell’inglese…
un passo
alla volta.
L’idea di base che Hack for School poi possa essere esteso, quando
riusciremo a farlo partire, anche all’estero. Nello stesso modo, mi
piacerebbe
iniziare a farci conoscere come community un p ovunque
Da un lato questa scelta pu far morire il progetto prima. Dall’altro
potrebbe
aiutare a farlo diffondere. Per adesso il fatto che sia in inglese non
sembra
riscuoter grande successo, quindi vedremo se aggiustare la mira
sono anni che si parla ma non ci siamo ancora svegliati, me per primo
ovviamente :P, anche se rispetto al passato inizio a vedere qualche nome
italiano scorazzare nei progetti internazionali.
Nessuno si offenda, non una critica(non cattiva almeno) ma una
opinione costruttiva.
Della serie, diamoci da fare. Ci sono persone che si danno da fare,
vedi Sergio e gli amici dell’XPUG in primis che stanno dando una
grande spinta per fare il primo Rubyday in Italia. Poi c’ Hack for
School, ci sono i Ruby Social Club and more. Qualcosa si muove, ma
perch diventi solido, li ci vuole tempo e tanti appassionati
Si ma perche’ in inglese?
italiano scorazzare nei progetti internazionali.
come ti dissi molto tempo fa, io la penso diversamente, le iniziative ci
sono ma siamo troppo dispersivi, io stesso ho fatto qualche tentativo
con pro@ruby senza ricevere molto feedback e con dojorubyitalia, le
aziende che cominciano a muoversi per promuovere ruby ci sono, io penso
che non siamo ancora maturi come comunit per un rubyday, nonostante sia
da lodare l’impegno e l’idea, sono opinioni personali ovviamente, non ho
molta voce in capitolo, ma penso che dovremmo iniziare a pensare come
una comunit, cosa che non facciamo a mio avviso.
Per far vedere che il mio intento propositivo aggiungo cosa penso
possa contribuire a rendere questa comunit pi attiva.
un portale di riferimento, siti ce ne sono tanti ma manca un portale(
blog, wiki, forum, repo) unico per ruby, molti diranno che c’ un sito
di riferimento, ma come ben sappiamo tutti manca un gruppo di sostegno
al nostro wiki
progetti rilasciati dalla comunit italiana, sarebbe una bel modo per
far capire che ci siamo anche noi
testi e documentazione in italiano e inglese sul linguaggio e sui vari
framework, io penso che sia meglio il bilinguismo perch come norma gli
italiani sono restii ad imparare le lingue, per quanto sia giusto che
l’inglese sia un requisito indispensabile di un informatico, non tutti
gli utenti ne sentono la necessit.
altra cosa importante che vorrei dire e che molti si stanno muovendo
pero sarebbe necessario un gruppo di coordinamento, fatto da persone che
siano disposti ad impiegare parte del loro tempo per l’organizzazione.
questa la mia opinione, io non sono “nessuno” pero voglio dare il mio
contributo
aziende che cominciano a muoversi per promuovere ruby ci sono, io penso
di riferimento, ma come ben sappiamo tutti manca un gruppo di sostegno
pero sarebbe necessario un gruppo di coordinamento, fatto da persone che http://lists.ruby-it.org/mailman/listinfo/ml
io mi rendo disponibile, non come leader ma come attivo partecipante
mi permetto di citare delle persone che secondo “me” incarnano la nostra
comunit, non me ne vogliano gli altri
Ho letto appassionatamente l’intero topic… ed effettivamente gli
uomini ruby e rails in italia ci sono … pensate ad esempio a Paolo
Perrotta (autore di un libro stupendo) o a Paolo D. impegnato
all’estero.
O alle tante piccolissime aziende…
Concordo con le opinioni diffuse di tutti Voi, m ritengo che se vogliamo
far crescere queste tecnologie in Italia, ognuno deve dare un
contributo.
Io sono, assieme un caro amico oltre chè un vero esperto di ruby e di
rails… fondatore di alcune piccolissime community italiane…
completamente scritte da noi (sopratutto dal mio amico) usando Rails…
una di queste è www.mysqlitalia.it …
Dico questo non per fare pubblicità alla community che ho fondato ma per
dichiarare la mia disponibilità a dare una mano…
Ciao Luca, concordo con tutto quello che dici, in primis sulla questione
dell’organizzazione.
Come hai sottolineato, la community c’, le persone che usano Ruby /
Rails /
etc ci sono
ma siamo sparsi, e le energie non sono ben usate.
Per dare un punto di riferimento alla community, bisogna trovare un
gruppetto di 4, 5
persone che vogliano partecipare alla cosa. Da tempo, per quel che mi
riguarda, mi
piacerebbe dar nuova vita a The Ruby Mine. In ogni caso, nuovo discorso,
magari da
aprire in un nuovo thread. Se si organizza bene, IMHO, la gente per fare
la
cosa la si
trova. Ma serve, come sempre, un leader
Il 12 febbraio 2011 23:34, Gianluigi Di donato [email protected] ha scritto:
Concordo con le opinioni diffuse di tutti Voi, m ritengo che se vogliamo
far crescere queste tecnologie in Italia, ognuno deve dare un
contributo.
+1 anche per me!
Vorrei sottolineare alcuni punti che ritengo essere importanti:
coinvolgimento delle Universit (buona platea, alcuni docenti
“illuminati”, bacino di prossime nuove leve per il lavoro)
bilinguismo: s, a patto che ci sia una FORTE proponsione
all’internazionalizzazione. Francamente noi italiani siamo pochini…
se proprio pu servire la ns lingua per abbassare la barriera
d’ingresso ok, ma non la reputo fondamentale
visibilit ai progetti di appassionati e aziende. Pur non volendo
fare un bazaar del “sono pi bravo io” ritengo che se manca il
sostegno delle aziende (non mi riferisco all’aspetto monetario…)
non si va da nessuna parte.
Per ci che riguarda il mio campo, la bioinformatica, mi piacerebbe
organizzare dei seminari nelle universit per far vedere come ruby pu
essere utilizzato anche in ambito scientifico.
Se qualcuno di voi sar a roma per il codemotion mi piacerebbe scambiare
idee su come poter realizzare la cosa. Che ne dite?
La diffusione tramite le universit un modello che altri linguaggi hanno
seguito oppure stanno seguendo, penso a Perl prima e Python ora; almeno
per quello che so all’estero cos.
On 12/feb/2011, at 17.30, Andrea R. wrote:
piacerebbe dar nuova vita a The Ruby Mine. In ogni caso, nuovo discorso,
grande spinta per fare il primo Rubyday in Italia. Poi c’ Hack for
piacerebbe
2011/2/4 Andrea R.[email protected]:
Ml mailing list
Nessuno si offenda, non una critica(non cattiva almeno) ma una
come ti dissi molto tempo fa, io la penso diversamente, le iniziative ci
Il 12 febbraio 2011 23:34, Gianluigi Di donato [email protected] ha scritto:
Concordo con le opinioni diffuse di tutti Voi, m ritengo che se vogliamo
far crescere queste tecnologie in Italia, ognuno deve dare un
contributo.
+1 anche per me!
[snip]
+1 anche per me ovviamente.
Vi segnalo tra l’altro che sto portando Ruby in Owasp con il porting
delle librerie di security ESAPI in ruby per le app rails e sinatra
che stanno l fuori sole e non protette.
Per chi vuole partecipare, sicuramente un progetto internazionale
importante.
Secondo me, finch gli annunci sulle job board parleranno di
sviluppatori java, .net o php da comprarsi un tot al kg per fare
lavori web di second’ordine dovremmo brillare di luce nostra, non fare
affidamento sul mercato aziendale italiano.
Io credo che la prima cosa da fare sia usare un posto, il Ruby social
forum o the ruby mine per parlare di tutti i progetti open che
portiamo avanti e anche, per chi ha un’impresa, del business che sta
facendo grazie a ruby. Pu sembrare troppo marketing ma secondo me pu
far passare il messaggio che ruby adatto fare business e che ci sono
persone che fanno cose reali.