Il giorno 10 giugno 2013 10:59, Michele F. [email protected] ha
scritto:
met della frase mi chiara, l'altra un po' meno :-P
Io non sarei costruttivo ?
Proporr subito una riunione per la sua espulsione, caro socio
A parte gli scherzi …
Scusate per la lunghezza del messaggio (TL;DR)
Proviamo a capire …
Allora: pare ci sia un problema con il consenso all’uso dei dati
personali
che da la persona che si registra - associa.
Sante che fa parte dell’azienda produttrice del software non poteva
rispondere in questi giorni (era in vacanza)
Altri manager, dirigenti dell’azienda produttrice probabilmente non sono
in
lista (non che tutti debbano essere per forza iscritti qui … magari
non
sono rubyisti, fanno altro)
Sante giorni fa al primo dubbio di Giovanni ha risposto mi pare in modo
costruttivo, non ha detto: il software cos e non si cambia.
Se ricordo bene ha detto: roba legale, i contratti sono un po’ una
rottura, un casino, ci vogliono i tempi tecnici per cambiarli.
E chi ha un azienda italiana sa bene cosa vuol dire.
Spesso magari c’ da lottare con i legali, i fiscalisti, quelli del
marketing (i coo, i ceo, ecc…)
Che non sono per forza il diavolo in persona.
Magari hanno fatto quelle scelte per non impazzire e morire.
Perch gli veniva pi facile dare la feature ai clienti del software (sei
nel direttivo dell’associazione, comunica facile con gli associati)
Non so se avete visto cosa combina (manda mail, sms, notifiche
Perchè abbiamo pensato e realizzato TeamArtist?)
Magari sono stati consigliati dai legali di fare cos (hai un target di
clienti italiani, la materia legale italiana una rogna, evita problemi
e
chiedi consenso su tutto)
Detto ci … i ceo, coo, manager, dirigenti della ditta produttrice del
software sono cattivi, il diavolo in persona ?
Hanno dato una mano, stanno aiutando, dedicano tempo, persone
dell’azienda
ad organizzare ruby day, fanno usare il software gratis …
In pi mi pare di avervi dato una soluzione al volo nel frattempo (usa il
google sheet degli stranieri per associarti)
Come mi sembra abbiano fatto anche alcuni italiani (magari anche loro
dubbiosi sul consenso all’uso dei dati personali)
E se non sbaglio: nessun consenso dato → non possono mandare nulla che
non riguardi strettamente attivit della gestione ordinaria
dell’associazione.
Altrimenti spam.
Matteo dice: ““mi pare che ci sia una discordanza fra i miei valori e
quelli di teamartist””
(discordanza di valori con un software ???!!! )
Io ero rimasto alla condivisione o non condivisione di valori con le
persone.
Devo essere troppo vecchio.
Comunque …
Sante dice: ““visti gli oneri burocratici e di tempo che comporta se non
ci
fosse quella piattaforma e il know how fiscale/amministrativo di
teamArtist
e in particolare di Damiano Dalerba, io non mi sognerei nemmeno di farmi
carico degli oneri e dei rischi dell’essere il presidente di questa
associazione””
La soluzione semplice
Chi di voi soci si sente di fare il presidente ?
La legge prescrive tutta una serie di cose da fare nella vita
dell’associazione.
Fate voi ?
Avete amico avvocato, commercialista, fiscalista esperto di onlus che vi
supportano nelle (tante) cose da fare ?
Io ahim non posso (ho gi troppe cose da seguire)
A presto,
Sergio