La web tax e il nostro lavoro

Non mi aspetto molto altro, giornalisti competenti del mondo IT
praticamente non ce ne sono.
Purtroppo questo non ferma nessuno dallo scrivere lo stesso.


Luca P.
[email protected]

Sono daccordo, talmente grossa da non essere di fatto applicabile.
Diciamo che a far preoccupare sono pi lignoranza da cui nasce ed il
perlomeno sospetto supporto della stampa tradizionale.


Luca P.
[email protected]

Io non penso che succeder nulla.
Una norma che impone di comprare servizi solo da chi ha una PI italiana
non chiaramente applicabile. La faranno, Bruxelles dir che sono dei
coglioni, e non emaneranno i decreti attuativi. Stop.
Non state a sbattervi. Non succeder nulla.
A me sembra talmente logico che non sia applicabile che non capisco il
polverone.

Andrea

Comunque non so se avete visto gli ultimi articoli pro web tax (compreso

nostri interessi di startupper/informatici.

perch sfondiamo delle porte aperte ma restiamo sempre tra di noi.

nostri interessi di startupper/informatici.

ricerca e sviluppo di base (quelle cose che le aziende probabilmente
Comunque, bisognerebbe essere un po’ piu` organizzati per spingere i
Ml mailing list
scritto:

E sotto con pressioni a questi politici minchioni.
Gli voglio vedere a soffrire sotto una pressa :wink:

S.


Ml mailing list
[email protected]
http://lists.ruby-it.org/mailman/listinfo/ml


Andrea C.

Il giorno 17 dicembre 2013 14:17, Andrea C.
<[email protected]

ha scritto:

Io non penso che succeder nulla.
Una norma che impone di comprare servizi solo da chi ha una PI italiana
non chiaramente applicabile. La faranno, Bruxelles dir che sono dei
coglioni, e non emaneranno i decreti attuativi. Stop.
Non state a sbattervi. Non succeder nulla.
A me sembra talmente logico che non sia applicabile che non capisco il
polverone.

Vediamo.
Intanto se non sbaglio sta andando avanti nell’iter parlamentare.
Se esce su gazzetta ufficiale ed escono decreti attuativi, circolari …
guerra :wink:
Visto che poi le conseguenze di far fronte a finanzieri, impiegati di
agenzie delle entrate che applicano legge idiota … beh conseguenze e
casini, problemi cadrebbero su di noi (come al solito)

Questi con interessi privati e lobby degli amici sono capacissimi di far
uscire legge italiana idiota.
Fregandosene di pareri UE, richiami, sanzioni e multe (che alla fine
pagheremmo sempre noi)

S.

Il giorno 17 dicembre 2013 14:26, Luca P.
[email protected]ha scritto:

Diciamo che a far preoccupare sono pi lignoranza da cui nasce ed il
perlomeno sospetto supporto della stampa tradizionale

Decisamente, un mix pericoloso.
Dolo, ignoranza ed interessi privati degli amici :wink:

S.

Mentre lottavo contro cancan ho sbirciato su twitter e ho trovato
http://www.key4biz.it/News/2013/12/18/Policy/web_tax_legge_stabilita_commissione_bilancio_francesco_boccia_m5s_mattero_renzi_222006.html
che linka il nuovo testo della webtax

Se non altro hanno definito meglio l’oggetto:

  1. I soggetti passivi che intendano acquistare servizi di pubblicità e
    link sponsorizzati on-line anche attraverso centri media ed operatori
    terzi, sono obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita
    IVA italiana.

Il comma 2 sembra identico, il comma 3 è stato trasformato in un
articolo a sé stante. E’ stato introdotto un ulteriore articolo il cui
impatto non so valutare.

Morale, se vogliamo acquistare pubblicità nel migliore dei casi la
pagheremo di più. github & Co sono salvi.

Il giorno 18 dicembre 2013 15:55, Paolo M.
[email protected]ha scritto:

articolo a s stante. E’ stato introdotto un ulteriore articolo il cui
impatto non so valutare.

Morale, se vogliamo acquistare pubblicit nel migliore dei casi la
pagheremo di pi. github & Co sono salvi.

Vedremo (legge approvata, decreti attuativi, circolari)
Se riguarda solo la pubblicit on line i problemi dovrebbero essere
minori
(parzialmente)
Google e Facebook se la caveranno senza problemi.
Al limite ci potrebbe essere qualche problema con pubblicit su mobile e
siti particolari.

S.

La web tax è stata approvata senza il comma 1. Sembra che come al solito
sarà messa la fiducia sull’intera legge di stabilità, per cui la norma
entrerà in vigore così com’è adesso.

Il comma 2 (vedete il mio primo messaggio) comporta obblighi sia per chi
acquista pubblicità sia per chi la mostra (deve far vedere agli italiani
solo cose che siano state comprate da partite IVA italiane) e non mi
pare abbia bisogno di particolari regolamenti attuativi. L’unica cosa
che non ci è dato sapere è quali siano le sanzioni e a chi saranno
indirizzate: a Google/Bing/etc, agli inserzionisti, a entrambi?

A questo punto vedremo se continuerà ad arrivarci a schermo la
pubblicità non italiana di prodotti e servizi internazionali o se tutti
i siti di tutto il mondo si attiveranno per bloccare i banner verso
l’Italia. La norma infatti implica che pure la pubblicità in cinese che
vedo su un sito cinese dovrebbe essere comprata da una partita IVA
italiana. In pratica starebbero obbligando i motori di ricerca a portare
la loro sede di vendita internazionale qui da noi. Almeno i nostri
legislatori ci regalano un sorriso di prima mattina, di scherno ma pur
sempre un sorriso :slight_smile:

Chiusa per ora la parentesi legislativa, buon lavoro rubysti!

2013/12/19 Paolo M. [email protected]

Il comma 2 (vedete il mio primo messaggio) comporta obblighi sia per chi
acquista pubblicit sia per chi la mostra (deve far vedere agli italiani
solo cose che siano state comprate da partite IVA italiane) e non mi
pare abbia bisogno di particolari regolamenti attuativi. L’unica cosa
che non ci dato sapere quali siano le sanzioni e a chi saranno
indirizzate: a Google/Bing/etc, agli inserzionisti, a entrambi?

un aspetto “simpatico” della legge che non molti avevano evidenziato e’
che
NON erano previste sanzioni per la trasgressione
Fatico a capire come questo abbia un senso ma visto che siamo un paese
“innamorato” della burocrazia fine a se stessa…

Luca

Una legge facoltativa, diciamo.

2013/12/19 Luca M. [email protected]

In perfetta ottica Lean, il nostro governo emana MVP di leggi, poi un
base
a come la gente reagisce decidono iterativamente se e come applicare una
sanzione e cos via, oppure se nessuno “compra” quella legge, la
ritirano.
E poi dicono che non siamo un paese all’avanguardia.

2013/12/19 Fabrizio R. [email protected]

Il vecchio trucco degli sconti durante i saldi.

Oltre a questo però viene anche usato il Kansas City Shuffle che nel
caso
della “web tax” è consistita nel cercare di spostare l’attenzione
mediatica
verso il fatto che la legge non colpisse (direttamente) gli utenti
finali.

Dopo aver ascoltato l’intervista di Telese (sic.) a Boccia [0] mi rendo
conto di due cose:

  1. grande, estrema ignoranza di Boccia
  2. grande, estremo dubbio di malafede di Boccia

E qui mi fermo, prima che il ricordo della dialettica di Telese mi
faccia
cadere in tentazione di usare male parole.

[0] FRANCESCO BOCCIA (PRES. COMM BILANCIO, WEB TAX) TELESELEZIONE - YouTube

2013/12/19 Paolo M. [email protected]

Secondo me sono geniali: minacciano tutta internet così quando li
convinciamo a restringere lo scope a quello che gli stava veramente a
cuore noi si pensa di avere vinto almeno un po’, mentre invece abbiamo
perso e basta.

Le sanzioni arriveranno nei regolamenti e potrebbero essere retroattive
dalla data di pubblicazione della legge. Inizieranno con il proporre di
cavare gli occhi a chi vede banner illegali e dopo la solita nostra
insurrezione finiranno con multare gli inserzionisti italiani e i
network pubblicitari.

Se mai si volesse applicare questa legge, come si porrebbe chi utilizza
un proxy o tunnel SSH estero?
Occhio che le sanzioni per elusione di legge sono dietro l’angolo!
Italia: il luogo dove per salvare un manipolo di giornali, si rendono
illegali le VPN.

Inviato da iPhone

scusate se ritorno sull’argomento ma ste cose mi fanno rabbrividire:

https://plus.google.com/u/0/100973969013103507046/posts/dpgL9R5SWTY

Boccia non fa mistero di quali siano le sue intenzioni riguardo al
futuro
di questa legge.

2013/12/19 Luca P. [email protected]

Il giorno 19 dicembre 2013 11:29, maurizio de magnis <
[email protected]> ha scritto:

scusate se ritorno sull’argomento ma ste cose mi fanno rabbrividire:

https://plus.google.com/u/0/100973969013103507046/posts/dpgL9R5SWTY

Boccia non fa mistero di quali siano le sue intenzioni riguardo al futuro
di questa legge

Perfetto.
Continuiamo cos.

Fare come la Francia (per Google, Facebook, Amazon) ed al limite
predisporsi su come sar tassazione in UE nel 2015 no eh, faceva schifo.

Comunque contenti loro.
Con un economia italiana offline che sta crollando.
Che sarebbe forse salvata con la ripresa (se ci sar mai) da piccole
imprese italiane che lavorano prevalentemente online.

Sempre contenti loro.
Comunque bene ricordare che nei secoli scorsi per cose del genere sono
scoppiate guerre civili (la storia insegna)
Tasse e conflitti di interesse fra gruppi di persone all’interno di un
paese.
Buon 2014 a tutti.

S.

Grazie Maurizio per il link a YouTube. Da quel che dice Boccia la
Ragioneria dello Stato ha stimato 130 milioni di gettito nel 2014 per
questa norma. Lui immagina “almeno il doppio”. Me lo appunto qua, tra un
anno vedrò di ricordarmi di controllare.

Boccia dichiara che in commissione si è astenuto il Movimento 5 Stelle e
non ci sono stati voti contrari (ossia tutti gli altri a favore).

Il giorno 19 dicembre 2013 14:49, Paolo M.
[email protected]ha scritto:

Grazie Maurizio per il link a YouTube. Da quel che dice Boccia la
Ragioneria dello Stato ha stimato 130 milioni di gettito nel 2014 per
questa norma. Lui immagina “almeno il doppio”. Me lo appunto qua, tra un
anno vedr di ricordarmi di controllare.

Figurati.
Tutti da Google, Facebook, Amazon ?
Perch dai piccoli facile che si prendano pernacchie (se non fucilate)

Boccia dichiara che in commissione si astenuto il Movimento 5 Stelle e
non ci sono stati voti contrari (ossia tutti gli altri a favore)

E’ questa la cosa tragica.
Gente che ragiona in modo totalmente ideologico.
Ignorando la materia su cui sta legiferando e gli impatti che quelle
leggi
avrebbero sull’economia reale italiana.
Con zero vision e programmazione economica per il futuro.
E zero senso pratico.

Leggetevi cosa stanno facendo nel frattempo in UK
Che fa parte dell’UE (per ora)
https://www.gov.uk/government/publications/small-business-commitment/small-business-great-ambition
E leggete l’UK Plan for growth del 2011
Poca ideologia e tanto senso pratico.

Temo finir male, molto male.
Ma se la sono cercata.
Con tutte le forze.

S.

Il giorno 19 dicembre 2013 14:50, Luca P.
[email protected]ha scritto:

Scusate, io non so se ho capito bene.
Se io navigo su un sito americano, ospitato in USA, dovrebbero oscurare la
pubblicit perch non acquistata da partita IVA italiana?

Tecnicamente penso sia inapplicabile.
Non ci riusciranno mai.

Semplicemente sar un’arma in pi per “colpire” persone ed aziende in
Italia.
Tirando cannonate al mercato di prodotti e servizi per chi sta trovando
soluzioni alla crisi con il commercio elettronico.
Gi erano preoccupati prima (quelli che dovevano avviare attivit
e-commerce in Italia)
Figurarsi adesso con il commercialista italiano che li terrorizzer con
tassa su pubblicit online in arrivo.
E probabili future tasse per l’e-commerce.
Il tutto soltanto per fare cassa (forse)
E colpire i colossi americani cattivi (peggio delle sette sorelle …
ideologia vetero comunista degli anni 60)
Lungimiranti.

Il termine idioti che ho usato su twitter perfetto :wink:
Calza a pennello.

S.

Il paese in fiamme e questi pensano al quadro appeso storto al muro

0/10 would emigrate again

Andrea