Ciao,
queste aziende, a distanza di qualche anno, non si sente pi dire
niente o, se si sente qualcosa, perch hanno chiuso o sono su quella
strada.
Quindi alle tue riflessioni aggiungerei: ai programmatori ruby arrivano
proposte serie o valide alternative alle attuali posizioni lavorative?
ciao
Ciao a tutti,
concordo con Tommaso, io sono nella stessa situazione (eccetto che
faccio il programmatore e non il sistemista).
Quando posso ed ho il controllo totale sui progetti, sviluppo in ruby,
per il resto sono Java e .NET a farla da padroni.
Spesso i nostri clienti hanno ambienti enterprise monovendor e non
gliene frega nulla di mettere roba in ruby (n JRuby o IronRuby).
Vero, ci sono le startup, ma le uniche offerte ricevute per cui valeva
il rischio di lasciare un posto fisso erano fuori Italia; āpurtroppoā la
mia compagna ha aperto un negozio e quindi di emigrare non se ne parla
per ora.
ā
Alessio ānolithā Caiazza
il sapere umano appartiene al mondo.
GPG 440C5437
Il problema a mio avviso semplicissimo - lā offerta poca perch la
domanda scarsa sia in qualit che in quantit. Io sono di Brescia, qua la
richiesta di dev ruby praticamente nulla e se devo andare a Milano per
prendere 1500/2000 euro al mese tanto vale che vada a Berlino o Londra a
prenderne 5000/7000.
Se si cominciasse a sentire di offerte di lavoro ruby per 5000 euro al
mese il problema della carenza di programmatori ruby si risolverebbe in
qualche mese. Nascerebbe poi un altro problema - quello di capire, tra
questi āprogrammatoriā, chi sa fare il suo lavoro e chi no - ma questo
un problema vecchio quanto il software.
Andrea
ā
Da: [email protected]
A: āruby-itā [email protected]
Cc:
Data: Tue, 17 Apr 2012 09:48:05 +0200
Oggetto: Re: [ruby-it] La carenza di programmatori Ruby
Magari era stato letto ai tempi, ma provate a cercare il mio articolo di
ormai 5 anni fa su Stacktrace, ātecnocrazia, rivolta e rivoluzioneā.
Ditemi quanto eā cambiato
Il
problema a mio avviso semplicissimo - lā offerta poca perch la
domanda scarsa sia in qualit che in quantit. Io sono di Brescia, qua
la richiesta di dev ruby praticamente nulla e se devo andare a Milano
per prendere 1500/2000 euro al mese tanto vale che vada a Berlino o
Londra a prenderne 5000/7000.
Se si cominciasse a
sentire di offerte di lavoro ruby per 5000 euro al mese il problema
della carenza di programmatori ruby si risolverebbe in qualche mese.
Nascerebbe poi un altro problema - quello di capire, tra questi
āprogrammatoriā, chi sa fare il suo lavoro e chi no - ma questo un
problema vecchio quanto il software.
Andrea
ā
Da: [email protected]
A: āruby-itā [email protected]
Cc:
Data: Tue, 17 Apr 2012 10:01:28 +0200
Oggetto: Re: [ruby-it] La carenza di programmatori Ruby
On Tue, Apr 17, 2012 at 10:16 AM, Nicholas W. [email protected]
wrote:
Magari era stato letto ai tempi, ma provate a cercare il mio articolo di
ormai 5 anni fa su Stacktrace, ātecnocrazia, rivolta e rivoluzioneā. Ditemi
quanto eā cambiato
Vero, ci sono le startup, ma le uniche offerte ricevute per cui valeva il
rischio di lasciare un posto fisso erano fuori Italia; āpurtroppoā la mia
compagna ha aperto un negozio e quindi di emigrare non se ne parla per ora.
la dura realtaāā¦ messa qualche radice, la rilocazione diventa molto
piuā
difficileā¦ :-/
Parlo con cognizione dellāesperienza personale che ho vissuto.
La gente non conosce Ruby, quindi non lāha mai usato. Se lo provasse se
ne
innamorerebbe con una percentuale del 50% e inizierebbe a studiarlo. La
causa
di questa situazione si lega principalmente a due aspetti.
Nelle universit italiane, e ditemi pure quel che volete, non lo
insegnano e
quindi la gente non lo prova. Se io conosco Ruby perch un proff allāuni
di
venezia voleva sperimentare.
La comunit Ruby in Italia esiste, ed ottima, ma non ben
organizzata. A
differenza di qualche anno fa non abbiamo 2/3 persone che si sbattino e
che
spingano per alimentare la community. Questo time consuming e non
ritorna
molto e non vedo un riferimento al momento.
Questo non vuol dire che non si faccia niente, ma che si pu fare molto
di
pi.
Blog di community, progetti in cui tutta la community venga coinvolta,
RSC
tutti
i mesi sono alcuni punti.
IMHO siamo ancora un p troppo rinchiusi su noi stessi e non ci
āinteressaā
molto
il concetto community, fatte piccole eccezzioni.
On Tue, Apr 17, 2012 at 10:16 AM, Nicholas W. [email protected]
wrote:
Non sto giustificando chi paga poco la gente, e tantomeno accusando
In effetti vero. Mi sembra non esista, ad esempio, un Ruby U. Group n
a Milano, n a Roma, mi sbaglio?
Io attualmente vivo a Milano e sicuramente parteciperei, inizialmente
per
imparare. Sarebbe unāoccasione importante per confrontarsi
periodicamente
sulle proprie esperienze professionali ed extra-professionali (pi di
sperimentazione). E da l potrebbero nascere idee per organizzare eventi
pi grandi come talk e conferenze.
Blog di community, progetti in cui tutta la community venga coinvolta,
Questa parte la sottoscrivo al 100%, una mezza idea la ho, spero di
riuscire a presentarla presto ^^
ā
Lāesperienza quello che ottieni quando, non ottieni quello che desideri.
Come ha anticipato anche Andrea R., a Milano unāopportunitaā eā il
RSC (Ruby Social Club), ma la carenza di tempo da dedicargli non mi ha
permesso di portarlo avanti con la frequenza desiderata.
Alcuni innovazioni recenti dovrebbero permetterci di rimetterlo in piedi al
piuā presto possibile. Non posso aggiungere altro, anche percheā preferisco
avere dei fatti concreti da poter mostrare
Nel frattempo mi cospargo il capo di cenereā¦
Come ha anticipato anche Andrea R., a Milano unāopportunitaā eā il
RSC (Ruby Social Club), ma la carenza di tempo da dedicargli non mi ha
permesso di portarlo avanti con la frequenza desiderata.
Alcuni innovazioni recenti dovrebbero permetterci di rimetterlo in piedi
al
piuā presto possibile. Non posso aggiungere altro, anche percheā
preferisco
avere dei fatti concreti da poter mostrare
Nel frattempo mi cospargo il capo di cenereā¦
Chiunque voglia collaborare e partecipare attivamente puoā proporre
qualche
contenuto da presentare al prossimo incontro, direttamente qui in lista
o
contattandomi tramite commento alla pagina dedicata su Google+:
Sempre simpatiche queste idee degli usergroup ma, a mio modestissimo
parere, non sono assolutamente una soluzione a un problema che ha cause
molto diverse dal ānon ne parliamo abbastanzaā.
Il problema che in Italia non cā mercato, in tutti i sensiā¦ lā
accesso ai clienti, quelli buoni, monopolizzato dai soliti noti. Se sei
āfuori dal giroā, se non hai agganci diretti e personali con qualcuno
allā interno di grosse realt, le tue scelte sono a) lavorare per chi i
contatti li ha, a 1/10 di quello che gli fai guadagnare o b) andartene.
Se ci fosse un mercato vero e, di conseguenza, la possibilit per i
āpiccoliā di proporsi direttamente al cliente e potersi far valutare per
la qualit espressa la faccenda sarebbe molto diversa e si scatenerebbe
quella corsa al talento che impazza dalla silicon valley a londra a
berlino - lo sappiamo tutti che cosa vale, in termini di produttivit, un
programmatore ottimo rispetto a un programmatore mediocre ma finch la
qualit inutile perch tanto se ho āil gancioā il cliente me lo tengo io
di cosa stiamo a parlare?Qua la qualit non paga. Non paga perch non con
la qualit che si vende. Se e quando si comincer a poter far valere la
qualit espressa, sia individuale che del prodotto, allora potremmo
parlare di domanda, offerta, qualit delle stesse e anche di usergroups e
attivit per proporsi e farsi vedere. Fino a quel momento qualsiasi altro
discorso aria.
Andrea
ā
Da: [email protected]
A: āruby-itā [email protected]
Cc:
Data: Tue, 17 Apr 2012 11:54:55 +0200
Oggetto: Re: [ruby-it] La carenza di programmatori Ruby