Objects on Rails

Qualcuno l’ha letto? Io sono all’inizio, e sono un po’ combattuto.
Impressioni?

ngw

p.s. http://objectsonrails.com/

[ 926381, 23200231779, 1299022, 1045307475 ].collect { |a| a.to_s( 36 )
}.join( " " )
Nicholas W. (ngw)
[email protected]

L’ho preso sulla fiducia e ho letto qualche capitolo sparso perche’
avevo
bisogno di capire il punto di vista di Avdi su alcuni argomenti e devo
dire
che e’ un punto di vista davvero rinfrescante :slight_smile:
Sfortunatamente ho una pila di libri da finire prima di arrivare a
questo…
:-/

Maurizio

My profile https://plus.google.com/100973969013103507046/about

2012/5/11 Nicholas W. [email protected]

Ho letto circa il 30%.
Non condivido tutto ma lo trovo sicuramente interessante. Sicuramente
gli spunti di riflessione sono molti e quindi vale la pena.

Andrea

On May 11, 2012, at 4:44 PM, Nicholas W. wrote:

http://nofeed.org


Ml mailing list
[email protected]
http://lists.ruby-it.org/mailman/listinfo/ml

Andrea C.
[email protected]

Il 11 maggio 2012 16:44, Nicholas W. [email protected] ha scritto:

Qualcuno l’ha letto? Io sono all’inizio, e sono un po’ combattuto.
Impressioni?

Lo sto leggendo, sono circa a un quarto, lo sto leggendo dopo aver
letto e applicato il GOOS
(http://www.growing-object-oriented-software.com/) a progetti in C# e
devo dire che lo trovo molto in linea con questultimo. Ovviamente i
due libri hanno linguaggi di riferimento diversi ma le idee che ci
stanno dentro sono simili.

Diciamo che nel mio caso colma quel senso di “stranezza” che ho avuto
quando ho iniziato a lavorare in rails e sembrava che tutte le “buone
regole di programmazione” venissero violate e anzi fosse un valore
violarle …

consiglio anche di iscriversi alla mail list dei due libri, molto
interessanti.

Saluti
Gianluca

Non ho letto il libro ma comprendo lo spaesamento tra i paradigmi
funzionale e oggetti.

Ho studiato molto Erlang (e mi propongo costantemente di farci qualcosa
di buono) ed effettivamente quando leggi il codice hai l’impressione che
faccia sempre ed esattamente quello che gli chiedi. Adoro l’idea della
programmazione concorrente e sbavo all’idea di lasciare morire i
processi invece di cercare gli errori, ecc…(Qualcuno ha seguito Pavlo
Baron e Roberto Aloi al Codemotion?)…

Ma eanche vero che produrre un interfaccia grafica decente in erlang e improbabile, l’elaborazione delle stringhe in Erlang non esiste, anzi
che ora che ci penso le stringhe non esistono.

La realtae che esistono strumenti e metodologie piu` o meno adatte in
base a obiettivi contesto e programmatori.

Fare un sito in RoR esicuramente una passeggiata piacevole. Ti offre tutti gli strumenti di cui ai bisogno e non e detto che otterresti la
stessa produttivita` con un linguaggio funzionale.

Per il resto convengo con te: c’e` qualcosa di strano negli oggetti e la
favola che tutti ragioniamo ad oggetti non mi ha mai convinto del tutto:
quando penso ad un gatto non istanzio un felino;
che dinosauri ed uccelli sono parenti strettissimi l’ho scoperto
guardando i cartoni con mia figlia;
mia figlia di tre anni pensa che mamma papera allatti i paperotti.
Sbaglia istanza? :slight_smile:

Andrea

Piu’ leggo e piu’ sono combattuto :stuck_out_tongue:
A questo punto non sono esattamente sicuro se il mio problema e’ il
testo e il punto di vista dell’autore in se, o il fatto che piu’ passa
il tempo e piu’ mi rendo conto che, di fatto, trovo la programmazione
funzionale “superiore” a quella ad oggetti. Ma tant’e’.
La maggior parte dei punti che porta ad esempio mi sembrano deboli ben
oltre il titolo dell’esemplificativo, uno sviluppatore dovrebbe rendersi
conto che nel momento in cui cambiano le specifiche cambia anche il
codice, e che istanziare il determinato modello o oggetto in generale
non e’ esattamente “usare costanti” ma, appunto, istanziare modelli ed
oggetti. E’ altrettanto chiaro che se ogni volta che istanzio un modello
od un oggetto, pardon, “uso una costante”, metto il tutto in un metodo
lo faccio da li e uso sempre quello, poi quando cambiano le specifiche
dovro’ cambiare solo quel metodo, piuttosto che tutti i posti dove ho
istanziato. Un nuovo caso di IMGHWSWBAFC.
Ma sono solo al 20%, quindi magari mi ricredo.
Tra l’altro se uno sviluppatore dove lavoro scrivesse codice del genere
gli direi di piantarla di farsi le seghe, il che presumo mi renderebbe
anche un “Brogrammer”, robe da ritirarsi dalla vita sociale.
Per ora leap of faith totale nel continuare a leggerlo.

ngw

p.s. If My Granny Had Wheels She Would Be A Fucking Car

On May 11, 2012, at 11:15 PM, Andrea C. wrote:

ngw
[email protected]
http://lists.ruby-it.org/mailman/listinfo/ml

[ 926381, 23200231779, 1299022, 1045307475 ].collect { |a| a.to_s( 36 )
}.join( " " )
Nicholas W. (ngw)
[email protected]
http://nofeed.org

Ciao,

cosa ne pensate della parte inerente agli Exhibit?

Io non sono un esperto di Rails, voi come gestite l’eventuale logica
condizionale sulle view?

Qualche suggerimento?

Grazie, ciao

Indrit

Il testo offre degli spunti molto interessanti, nuove convenzioni, ma in
certo senso aggiunge delle astrazioni che secondo me devono essere
valutate caso per caso per essere definite efficaci.

Luigi

Bisogna sempre muoversi sul filo del compromesso tra tempi/costi/budget
del cliente che permette di prendere i progetti (quindi niente costi
astronomici), guadagnarci qualcosa (quindi farlo entro il tempo stimato)
e riuscire ancora a lavorarci un anno dopo (quindi niente porcherie nel
codice).

Data la premessa, di solito faccio degli if then else dentro la view.
Quando diventa più complicato faccio degli helper.
Quando diventano veramente complicati sento il bisogno di un sistema
object oriented, ma è veramente raro raggiungere simili livelli.

Senza basarmi su dati azzardo una ripartizione 80%-15%-5%.

L’Exhibit sembra un buon sistema per implementare quel 5% dei casi.

Paolo

Indrit S. wrote in post #1062005:

Ciao,

cosa ne pensate della parte inerente agli Exhibit?

Io non sono un esperto di Rails, voi come gestite l’eventuale logica
condizionale sulle view?

Qualche suggerimento?

Grazie, ciao

Indrit