[OT] Developer wanted!

Ciao a tutti, ho da poco intrapreso una nuova avventura professionale
presso Litmus (https://litmus.com) e siamo alla ricerca di un senior da
inserire a tempo indeterminato nel nostro team Rails. La sede a Boston,
quindi richiesta una buona conoscenza dell’inglese. Il lavoro in remoto
consentito solo per professionisti di alto profilo.

L’azienda gi avviata (dal 2007), profittevole, mentre il tono giovane
ed informale. Lavoriamo con Rails 3 e Ruby 1.9.

Dettagli dell’offerta:

  • Salario buono (nella media americana)
  • 28 giorni di ferie
  • 6 festivit nazionali
  • Equipaggiamento tecnico a vostra scelta

Per maggiori informazioni: We Work Remotely: Remote jobs in design, programming, marketing and more

Luca

beh, congrats! :smiley:

Grazie Fabrizio.

2012/11/3 Fabrizio R. [email protected]

Il giorno 04 novembre 2012 11:02, Luca G. [email protected] ha
scritto:

Grazie Fabrizio.

Bel team Litmus Leadership | Meet the Executives and Board of Directors :slight_smile:

Salutami Paul, Matthew e David (dei veri hackers :wink:

Ciao,
Sergio

Ciao Luca
congrats per la tua nuova avventura.

Giusto per capire, tu continui a vivere a Roma (come leggo dal sito di
litmus)? Ci puoi spiegare in poche righe come funziona. Sono molto
interessato al lavoro da remoto ma non ho esperienza ne conoscenza di
casi reali.
Quanto spesso vi vedete? Come avvenuto il processo di assunzione?

…se hai tempo, si intende.

grazie.

Il giorno 04 novembre 2012 15:04, Emanuele DelBono <
[email protected]> ha scritto:

Giusto per capire, tu continui a vivere a Roma (come leggo dal sito di
litmus)? Ci puoi spiegare in poche righe come funziona. Sono molto
interessato al lavoro da remoto ma non ho esperienza ne conoscenza di
casi reali.
Quanto spesso vi vedete? Come avvenuto il processo di assunzione?

…se hai tempo, si intende

+1
Argomento interessante.
Forse ci pu dire qualcosa anche Luca P. (se non sbaglio collabora
con http://adhearsion.com/ e http://mojolingo.com/ che ha sede ad
Atlanta)

Luca (Guidi) avete qualche progetto open source con cui magari iniziare
a
collaborare, conoscersi ?
Sai se Paul, Matthew, David (ed altri) collaborano su qualche side
project
(magari open source) ?

S.

My 2 cents:
noi usiamo molto Pivotal Tracker e ovviamente Github, siamo piuttosto
“compartimentali” come azienda e quindi ognuno ha le sue attivit che
cerchiamo di tenere se non separate, cosa difficile quando qualcuno
aspetta una modifica a un framework per proseguire su un progetto
cliente, ma almeno non contemporanee sulla stessa area di codice.
C’ una persona preposta alla gestione dei team e dei task che si occupa
di evitare race condition e deadlock tra programmatori.
Quando negli annunci di lavoro chiedono persone “task-oriented”,
normalmente una scemenza scritta da un tizio di un’agenzia, in questi
casi invece estremamente importante.

Siamo grosso modo divisi in framework-isti e progettisti, ognuno per il
momento gestisce le cose in maniera abbastanza trasversale. Il mio
principale progetto del usa Rails E Sinatra (non chiedete, vi prego :slight_smile:
), Adhearsion, FreeSWITCH, Chef, MongoDB, Celluloid e famiglia, le API
AT&T per il riconoscimento vocale, e io e l’altro senior che ci siamo
sopra facciamo intercambiabilmente tutto compresa l’occasionale
assistenza cliente (!).

Standup giornaliera via SIP, orari flessibili ma si finisce quasi sempre
a lavorare dopo cena causa fuso orario.

La singola cosa pi importante essere molto autonomi come sviluppatori,
a costo di doversi spesso “scoprire” le cose.
La seconda un inglese ottimo, ma penso che fosse piuttosto ovvio.

Mi hanno “pescato” perch contribuivo attivamente ad Adhearsion e non ci
sono poi tanti programmatori esperti in telefonia in giro.

Ci vediamo 5-6 volte l’anno per 1 settimana o 2 per volta, quasi sempre
negli usa tranne EuRuKo e FOSDEM, e ultimamente a Helsinki presso un
grosso cliente. Non a caso ho fatto il Gold Medallion Delta in 8 mesi
:slight_smile:

L’anno prossimo intensificher la mia presenza negli USA, compreso un
periodo medio-lungo a cavallo dell’estate.
IMHO quando si comincia, prima o poi si finisce per saltare lo stagno,
diciamo che il lavoro da remoto un’ottima maniera di incontrare
ambienti e metodi nuovi e di cementare una base per un possibile
trasferimento senza fare balzi nel buio.


Luca P.
[email protected]
+39 346 4296868

Il giorno 04/nov/2012, alle ore 15:53, Sergio B.
[email protected] ha scritto:

Il giorno 04 novembre 2012 16:49, Luca P.
[email protected]ha scritto:

Ok, diciamo che usate un vostro metodo di lavoro con pratiche, idee,
tecniche, tools (vedi Pivotal Tracker) presi dai metodi agili.
Poi se il vostro metodo assomiglia pi a Scrum, Lean o altro forse
potrebbe
dirlo Henrik Kniberg :slight_smile:

Siamo grosso modo divisi in framework-isti e progettisti, ognuno per il

momento gestisce le cose in maniera abbastanza trasversale. Il mio
principale progetto del usa Rails E Sinatra (non chiedete, vi prego :slight_smile: ),
Adhearsion, FreeSWITCH, Chef, MongoDB, Celluloid e famiglia, le API AT&T
per il riconoscimento vocale, e io e l’altro senior che ci siamo sopra
facciamo intercambiabilmente tutto compresa l’occasionale assistenza
cliente (!)

Un po’ pesante come cosa (doversi occupare di tutto) ma stimolante.
E mettere i core devs, gli “esperti” a fare anche technical support con
i
clienti finali sembra uno spreco (una follia) ma ha un suo perch (mega
support alla http://www.engineyard.com/support)

Standup giornaliera via SIP, orari flessibili ma si finisce quasi sempre
a

lavorare dopo cena causa fuso orario.

Nel tuo team sei l’unico a lavorare da remoto (con fuso orario diverso,
europeo) ?
Se gli altri sono tutti negli usa in effetti bisogna adeguarsi
(nell’east
coast iniziano a lavorare quando qui sono le 14, nella west coast quando
in
Italia sono le 17 :slight_smile:

La singola cosa pi importante essere molto autonomi come sviluppatori,
a

L’anno prossimo intensificher la mia presenza negli USA, compreso un
periodo medio-lungo a cavallo dell’estate.
IMHO quando si comincia, prima o poi si finisce per saltare lo stagno,
diciamo che il lavoro da remoto un’ottima maniera di incontrare ambienti
e metodi nuovi e di cementare una base per un possibile trasferimento senza
fare balzi nel buio

Immaginavo che fosse utile vedersi spesso di persona (qualche week negli
usa pi volte durante l’anno).
In prospettiva appartamento negli usa da mettere in conto :slight_smile:

S.

Signori, l’annuncio ancora valido: We Work Remotely: Remote jobs in design, programming, marketing and more

Luca

2012/11/5 Luca G. [email protected]

Noi usiamo una combinazione di campfire, basecamp e trello. Skype per
gli
standup meeting giornalieri (11am EDT) e per discutere di qualcosa di
tanto
in tanto.
Il processo di hiring avvenuto per lo pi in teleconferenza, con vari
colloqui tecnico-conoscitivi, una prova tecnica, ed un incontro di
persona.

La maggior parte del team a Boston, chi “remoto” va circa due o tre
volte l’anno l, pi eventuali conferenze ed un annuale “get together”.

@Sergio: mi spiace, non ci sono progetti su cui iniziare. Paul e Matt
non
sono rubyisti, solo David lo , ma non molto coinvolto nell’Open Source.

Luca

2012/11/4 Sergio B. [email protected]