Il 17/04/2012 13:34, Andrea D. ha scritto:
L’ opzione c) cosa sarebbe esattamente? Per chi lavoreresti? Che sicurezza in
grado di darti? Perdi pi tempo a scrivere software o a cercare clienti? Perch se
volevo fare il commerciale non mi serviva imparare a scrivere codice.
attualmente sono un freelance, non cerco “clienti”, lavoro con/per chi
ha
bisogno di una figura come la mia. la sicurezza di cui parli, IMHO un
miraggio: nella mia carriera ho lavorato con tutte le tipologie di
contratto,
comprese due assunzioni a tempo indeterminato. nonostante non sia tutto
rose e
fiori, da freelance sento che sto seguendo un percorso in salita ma
gratificante, ho un po’ di idee per il futuro e far in modo di
realizzarle.
Tu parli di “perseguire le tue aspirazioni professionali”. La mia domanda :
come? Niente luoghi comuni per… come fai a “perseguire le tue aspirazioni
professionali” e a portare a casa il pane in un paese dove ti tassano al 65% e gli
unici clienti che ti permetterebbero di fatturare abbastanza da arrivare ad avere
un’ entrata dignitosa ti sono preclusi?Bello lo user group. Bello trovarsi a cena
e fare due parole. Non sono sarcastico. Ma vi prego non venite a dirmi che la
soluzione ai problemi che ha un professionista informatico in Italia diffondere
ruby perch onestamente fa ridere (e piangere allo stesso tempo).
se vuoi lavorare con ruby, trova un modo di farlo, non detto che debba
essere
per forza un ambiente enterprise. come non detto che si vive solo con
l’enterprise.
inoltre, se TI senti in grado di poter offrire prodotti e servizi
all’altezza di
un ambiente enterprise (con tutto quello che comporta), credo che con le
tecnologie a disposizione, non dovresti fare fatica a trovare altre
strade anche
all’estero, senza per questo cambiare nazione.
senza scomodare il caso di 37signals, preferisco citare Salvatore
Sanfilippo,
uno degli hacker pi significativi in Italia, che solo negli ultimi 5
anni,
tra le N cose:
- ha lanciato 2-3 servizi sul web, che poi sono stati inseriti su
virglio.it
(es: oknotizie e segnalo) - creato redis (http://redis.io)
- ora assunto da VMware, per continuare a lavorare su redis
il tutto lavorando per conto suo, da un paesino della Sicilia. Come lui,
a vari
livelli e contesti, ce ne sono tantissimi altri anche in questa lista.
credi che
passino il tempo a lamentarsi su come vadano le cose in Italia? Oppure
si
rimboccano le maniche, e magari usano ruby per tirar su qualcosa che li
appassioni e che forse gli dia anche da vivere nonostante il 65% di
tasse?
cerco di ritornare in topic dopo tutte queste chiacchiere:
la mancata diffusione di ruby non solo una questione di community n di
adozione nelle aziende, ma soprattutto di mentalit nei programmatori. di
norma,
su 10 programmatori a caso, bene che vada solo 2 sono davvero
appassionati, gli
altri 8 preferiscono rimanere con il linguaggio che hanno appreso X anni
fa e l
rimangono per N-mila ragioni, oppure sono solo code monkeys.
guarda caso, se prendi 10 rubyisti, 8 sono appassionati, e 2 provano ad
imparare
come possono, magari a colpi di copia/incolla dai tutorial o con un po’
di
insano vampirismo in lista
stato cos per anni: oggi si parla di ruby, 15 anni fa era linux, 10
anni fa
erano PHP o Python. domani potrebbe essere Erlang, in ogni caso non
credo che i
veri appassionati si fermeranno di fronte al prossimo giocattolo utile
per
lavorare