Permettimi, questo e’ abbastanza un mito, pesantemente dovuto al loro modo
di fare iper-entusiasta quando c’e’ qualche tipo di guadagno in ballo, che
e’ lo standard della loro comunicazione.
ha! grazie per l’informazione, magari la prossima volta la depressione
post
entusiasmo post usa sar minore, e cercher di osservarli meglio
ma comunque anche solo far finta di essere entusiasti meglio di far
sembrare che il lavoro sia una punizione anche quando, a volte,
divertente (e comunque non lavoriamo in miniera! )
Considerate le FEE che ho visto in questo thread (600 euro al mese per un
junior, 2000 euro per un senior) mi sento fortunato:
2k per un senior? e chi sono io, babbo natale?!!
Carissimo Jeko, mi rendo conto che il tuo lavoro e’ difficilissimo, che
c’e’ un sacco di competizione e che non e’ sempre responsabilità’ dei
manager. Solidarizzo con te e con le tue frustrazioni, ma Il fatto che io
sia messo meglio di tanti sviluppatori web davvero dovrebbe accendere in
tutti un campanello di allarme: c’e’ davvero qualcosa che non funziona (non
eravamo noi ricercatori i poveri?).
sul mondo del web, per mille motivi, tra cui quelli a cui ho fatto
accenno
io, ci dovrebbero essere le sirene della contraerea, altro che un
campanello d’allarme! il valore del nostro lavoro si sta abbassando di
giorno in giorno. io inizierei a far trovare teste di cavallo sui letti
delle persone che offrono lavoro di bassa qualità a basso prezzo
portandosi
appresso un mercato intero. poi proseguo con i sindacalisti, ma questa è
un’altra storia…
Ciao!
Jeko
–
*Stefano G.
*
Interact SpA
Via A. Bargoni 78 (scala F)
00153 Roma
T +39 06 58318301
F +39 0658318303
M +39 348 7617243
Confesso che mi sento avvantaggiato: lavorando nel campo della
bioinformatica (campo di nicchia) non ho grossi problemi ha trovare un
lavoro decente e retribuito.
Per la cronaca: Io tengo una borsa di studio! (LOL!) Non arrivo quasi mai
a fine mese, ma mi diverto un casino!
Eh eh, beccato. Ma sai, noi troll viviamo nella contraddizione (e
raramente rileggiamo le mail)
Rifraseggio:
Considerate le FEE che ho visto in questo thread (600 euro al mese per
un junior, 2000 euro per un senior) mi sento fortunato:
ho un contratto Post Doc annuale (ogni Agosto rischio di finire a piedi)
con uno stipendio pi o meno in linea con quello di un programmatore
Senior.
Questo mi permette di vivere abbastanza bene, anche se non riesco ad
arrivare a fine mese causa il mio stile di vita dissoluto: dopo
l’effetto Silvio i prezzi delle Escort sono aumentati enormemente!
Carissimo Jeko, mi rendo conto che il tuo lavoro e’ difficilissimo, che
c’e’ un sacco di competizione e che non e’ sempre responsabilit’ dei
manager. Solidarizzo con te e con le tue frustrazioni, ma Il fatto che
io sia messo meglio di tanti sviluppatori web davvero dovrebbe accendere
in tutti un campanello di allarme: c’e’ davvero qualcosa che non
funziona (non eravamo noi ricercatori i poveri?).
Invito quindi chiunque sia in questa lista che stia ancora studiando o
abbia voglia di reinventarsi a provare a buttarsi nella bioinformatica:
Se proprio dobbiamo guadagnare poco, almeno se dici che lavori nella
“ricerca contro il cancro” scopi di piu’.
“Faccio il bioinformatico” invece non fa sesso, ci ho provato, non
funziona mi spiace
Inoltre molti degli applicativi del mio campo sono applicativi web con
backend davvero avanzati, quindi dovreste trovarvi bene.
Vi cito solo due portali:
Scusa questa cosa non mi chiara: premesso che bioinformatica suona
fichissimo, anche se non so cosa fai nello specifico,
Qui mi inviti a nozze, come tutti i ricercatori lavoro esclusivamente
proprio per poter fare lo spocchioso e propinarvi i miei articoli:
eh, si… l’ultimo nel 2009 (cazzo! sono in ritardo, sono fottuto! e sto
a scrivere in sta mailing list!)
Ora come ora lavoro su un modello matematico che simula la crescita di
un tumore a partire da una cellula staminale. E’ scritto in C++ e R
scripts, ma ci ho fatto una bella versione 3D in unity:
Ciao a tutti,
sto provando a testare il funzionamento di un menu di navigazione. In
particolare sto testando il funzionamento della classe “.selected” sul
link relativo alla pagina che si sta visitando.
Il codice dei test in questione per ora questo:
context “Website” do
setup do
@root = FactoryGirl.create(:page, :root)
@page = FactoryGirl.create(:page)
end
should "find root menu item selected on root page" do
get root_path
assert_select "#menu .selected", @root.title
end
should "find menu item selected on page" do
get page_url @page
assert_select "#menu .selected", @page.title
end
end
I test passano correttamente. Il problema che cos vengono eseguiti solo
con il default locale di I18n. Per evitare duplicazione di codice non
vorrei riscrivere tutti i test specificando al loro interno il locale da
usare ma vorrei comunque rieseguire tutti questi test con altri locale.
Avete consigli per farlo in modo pulito?
E’veramente difficile, in ambito web, dare una percezione esatta del costo
del prodotto ad un cliente. Tipicamente il costo percepito dal cliente
1/3 - 1/4 di quello reale, per cui il cliente vuole un lavoro da 20k a
5-6k. E la cosa terribile e mortificante che sicuramente trova un
furbacchione che gli fa il lavoro a 5-6k, e poi non in grado di
concluderlo, o di evolverlo, o di mantenerlo. Quando il cliente arriva
all’agenzia seria povero e scoraggiato.
Confermo questa tendenza, per quel poco che ho potuto vedere come
freelance. Non ci si rende effettivamente conto della complessit di ci
che si chiede.
Stavo anche per scrivere qualcosa sugli stage non pagati, ma poi scattava
il flame e mi sono fermato
nuovo sospiro *
Da ex stagista non pagata, da stagista con rimborso spese, da finta
partita iva e ora da freelance, mi permetto di dire io qualcosa sugli
stage.
Lo stage non pagato, in s, non una aberrazione, semplicemente la moneta
di scambio fra lavoratore e datore di lavoro non il cash, ma la
conoscenza. Se lo stage fatto nell’ottica della formazione, un banale
rimborso spese (200/300 euro al mese) pi che sufficiente. Io stagista
investo sulla mia formazione non percependo salario, io datore di lavoro
investo sul lavoratore dando allo stagista conoscenza, affiancandolo a
persone pi preparate o affidandogli compiti adeguati. Perch
sinceramente, usciti dall’universit o dalla scuola nella maggioranza dei
casi le competenze utilizzabili in ambito lavorativo sono esattamente
zero, palla, nada. Il mondo del lavoro fin troppo variegato, tra
strumenti, ambienti, procedure perch si possa pensare che un
neodiplomato/neolaureato sappia fare qualcosa di utile.
Quello che non va bene la distorsione che si venuta a creare nel
nostro paese, dove la possibilit di avere n stagisti a tempo indefinito
e l’avere dei lavoratori troppo protetti all’altro estremo, ha permesso
e incentivato l’utilizzo dello strumento (utile) dello stage come un
tappabuchi, con lo stagista che non ha diritti e viene messo a fare cose
per cui non dovrebbe avere responsabilit. L’alto costo del lavoro (non
in senso stretto, passatemi il termine, intendo in senso globale) viene
ripartito tra nuovi e vecchi lavoratori in questo modo.
Il giorno 19 aprile 2012 09:47, Monica G. [email protected]
ha
scritto:
usciti dall’universit o dalla scuola nella maggioranza dei casi le
competenze utilizzabili in ambito lavorativo sono esattamente zero, palla,
nada. Il mondo del lavoro fin troppo variegato, tra strumenti, ambienti,
procedure perch si possa pensare che un neodiplomato/neolaureato sappia
fare qualcosa di utile.
Scusami, passo di qui “per caso” (non ho letto gli 85 messaggi, bello il
flame Giovanni :P), e devo smentirti.
Ho imparato - a miei spese da una parte e dell’altra - A NON GIUDICARE
NESSUNO SENZA SAPERE COSA SAPPIA FARE.
Scusa per l’urlo, ma odio i pregiudizi.
Sviluppiamo un framework (Adhearsion) con un corollario di 3 gem di
supporto, pi una decina di clienti con app basate sullo stesso, a vari
livelli tra prototipo e produzione.
Siamo quindici, lavoriamo in team di tre-cinque persone che sono pi o
meno sempre le stesse, io ad esempio passo il grosso del tempo con il
team del framework che il pi grande.
La metodologia un agile “light” che somiglia a SCRUM. Gestiamo backlog
e storie su Pivotal Tracker, standup giornalieri, sprint di 1 o 2
settimane, burndown e velocity sono gestiti dal Tracker ma francamente
non li guarda nessuno.
C’ tutto? Per il resto parliamone al RSC se ci sei
Inviato da iPhone
Il giorno 18/apr/2012, alle ore 15:03, maurizio de magnis [email protected] ha scritto:
Scusami, passo di qui “per caso” (non ho letto gli 85 messaggi, bello il
flame Giovanni :P), e devo smentirti.
Ho imparato - a miei spese da una parte e dell’altra - A NON GIUDICARE
NESSUNO SENZA SAPERE COSA SAPPIA FARE.
+1.
Che poi normalmente uno stagista o lo metti a fare fotocopie o se no pi
una rottura che altro.
Meglio due sviluppatori decenti e pagati di conseguenza che cinque
poveracci a rimborso spese…
Scusami, passo di qui “per caso” (non ho letto gli 85 messaggi, bello il
flame Giovanni :P), e devo smentirti.
Io nella mia ingenuit pensavo di aver aperto un thread che stimolasse
una discussione costruttiva sull’evangelizzazione di Ruby, invece ho
aperto un flammone di altri tempi.
Io nella mia ingenuit pensavo di aver aperto un thread che stimolasse
una discussione costruttiva sull’evangelizzazione di Ruby, invece ho
aperto un flammone di altri tempi.
Il giorno 19 aprile 2012 01:32, Luca P. [email protected]ha scritto:
La metodologia un agile “light” che somiglia a SCRUM. Gestiamo backlog e
storie su Pivotal Tracker, standup giornalieri, sprint di 1 o 2 settimane,
burndown e velocity sono gestiti dal Tracker ma francamente non li guarda
nessuno.
C’ tutto? Per il resto parliamone al RSC se ci sei
Lo stage non pagato, in s, non una aberrazione, semplicemente la moneta
di scambio fra lavoratore e datore di lavoro non il cash, ma la
conoscenza.
+1
Se lo stage fatto nell’ottica della formazione, un banale rimborso spese
(200/300 euro al mese) pi che sufficiente. Io stagista investo sulla mia
formazione non percependo salario, io datore di lavoro investo sul
lavoratore dando allo stagista conoscenza, affiancandolo a persone pi
preparate o affidandogli compiti adeguati.
+10
Perch sinceramente, usciti dall’universit o dalla scuola nella
maggioranza dei casi le competenze utilizzabili in ambito lavorativo sono
esattamente zero, palla, nada. Il mondo del lavoro fin troppo variegato,
tra strumenti, ambienti, procedure perch si possa pensare che un
neodiplomato/neolaureato sappia fare qualcosa di utile.
Quanti usiamo Ruby quotidianamente?
+1
Quanti stanno cercando lavoro dipendente?
Quanti sono invece interessati ad un lavoro indipendente
(startup/freelance)?
+1
Secondo me, il problema non è solo di ruby ma di tutte le tecnologie in
qualche modo nuove e le cause principali sono:
mancanza di visione del futuro e di chi vuole investire in qualcosa di
veramente innovativo
le tecnologie nuove molte volte sono affidate a stagisti sottopagati
i grandi hosting italiani non supportano ruby out of the box
non esiste, ahimé, ancora un cms general purpose modulare dei livelli
di Drupal o Joomla scritto in ruby (la gran parte dei clienti italiani
vuole un cms e un po’ di personalizzazioni)
Stupendo approccio!
Vi dispiace se cloniamo l’idea anche qua a Milano?
Più che clonare… forkate il codice è su github. Le funzionalità sono
ancora limitate.
L’interesse sembra esserci, vediamo come evolver nelle future puntate.
Riuscite a produrre qualche video dell’evento?
Non voglio perdermi il mitico Alessandro Molina (un mio “vecchio”
compare
d’avventura ^_^).
L’evento è stato molto informale, con budget 0€ e 0 sponsors, ma almeno
è riuscito a radunare un po’ anime sparse tra Linux Day, Java user group
e cani sciolti.
Le slide sono state messe su
Luigi se vuoi ti presto anche una videocam e qualche sd card
S.
Magari un adattore thunderbolt-vga
Grazie per l’offerta, ma davvero è stato un evento molto informale, più
che altro per sondare l’interesse e vederci in faccia. La partecipazione
non era neanche scontata, ma c’è sempre qualche argomento che non
rientra nelle realtà già strutturate che ci sono nel torinese http://ogm.herokuapp.com/pages/2-informazioni
Credo che se ci fosse la necessità qualcuno nelle vicinanze potrebbe
darci una mano per i video http://presentz.org/jugtorino/
Comunque se volete fare un evento analogo ben venga, così ci gemelliamo
In realtà ho l’adattatore per DVI che montato ad altri adattatori
comunque non mi ha permesso di attaccarmi al videoproiettore, la
prossima volta mi attrezzerò meglio.
Comunque credo che il vero valore di questi eventi a portata locale, sia
la possibilità di incontrare altri professionisti nelle vicinanze e
scambiarsi pro e contro sulle tecnologie.
Riguardo i video per ora non ci abbiamo pensato, ma personalmente mi
piace l’approccio usato da http://confreaks.com/ doppia telecamera e
postproduzione.
Poi a differenza di altri eventi “usa e getta”, qui gli utenti
registrati rimangono quindi dovrebbe essere più semplice organizzare
puntate successive on-demand quando nuove proposte giungeranno e in
mancanza di eventi ci si può sempre incontrare per una birra con le
persone che hanno manifestato interesse sul quell’argomento.